Una borgo, mille storie

Ussita, che nel 1913 si costituì comune autonomo dalla vicina Visso, si sviluppa alle pendici del Monte Bove, all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Tante le ipotesi sull’origine del toponimo Ussita; dal latino exitus, a indicare “uscita, valico”, o dalla tribù sannita degli Ussiti che si rifugiò sugli Appennini, o dal nome dell’omonimo torrente che scorre ai piedi del massiccio del Monte Bove. Il comune, sviluppato a 744 mslm, si sviluppa su 55.3 kmq di superficie e comprende 12 piccole frazioni. Esso si caratterizza per un territorio dal carattere tipicamente montano, il quale conferma la centralità del comune come una delle località più suggestive dell’Appenino marchigiano custode, insieme agli altri territori del parco, dell’antica tradizione legata alla leggenda della Sibilla. Ussita ha dato i natali a numerosi personaggi di rilievo storico, tra cui spicca la figura del Cardinal Pietro Gasparri, Segretario di Stato del Vaticano che svolse un ruolo chiave nella stipula dei Patti Lateranensi. Non meno rappresentativi i siti monumentali come i ruderi del Castello risalente al XIV sec. sul colle Castel Fantellino, quando la Guaita Uxitae apparteneva ancora al Comune di Visso; l’Arco dei Caraceni del XVII sec. e il monumento commemorativo dedicato a Pietro Capuzi, personaggio di spicco della Resistenza vissana. Ussita offre numerose proposte sia per lo sport invernale che per un piacevole soggiorno estivo, facendosi apprezzare per la bellezza paesaggistica.

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Luoghi da non perdere

Sentiero escursionistico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini - E8

Sentiero escursionistico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini - E8

Nel Regno del Camoscio" non è solo un’escursione: è un viaggio in uno degli ambienti più spettacolari e selvaggi dei Monti Sibillini. Un anello impegnativo, riservato a escursionisti esperti, che da Frontignano sale fino alle creste del Monte Cornaccione, tocca le cime gemelle del Monte Bove Sud e Nord, e chiude il percorso abbracciando la spettacolare Val di Bove. Con i suoi 14,4 km di sviluppo e 1230 metri di dislivello, questo itinerario richiede passo sicuro e buon allenamento, ma ripaga con panorami straordinari e un contatto autentico con l’alta montagna appenninica. Il tracciato segue le linee 257, 272, 271 bis, 270, e si snoda su pendii erbosi, creste affilate e ampie vedute che si aprono fino all’orizzonte. Qui, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è stato reintrodotto uno degli animali più rari d’Europa: il camoscio appenninico. Osservarlo tra le rocce, magari immobile contro il cielo, è un’emozione unica. Ma la sua presenza impone rispetto: niente urla, niente uscite dal sentiero. Ogni passo deve essere consapevole. Il sentiero sfiora anche la Val di Bove, un antico circo glaciale scavato nel tempo dai ghiacci del Pleistocene. Le sue pareti imponenti e il fondo disseminato di doline raccontano una geologia viva. È un’escursione che non si dimentica. Per la fatica, sì, ma soprattutto per la bellezza aspra, silenziosa, incontaminata. Qui la montagna è ancora padrona di sé.

Area pic-nic e barbecue

Area pic-nic e barbecue

A pochi passi dal centro cittadino, da piazza dei Cavallari e circondata dal verde, si trova una comoda area picnic pensata per chi vuole trascorrere qualche ora all’aperto in pieno relax. Un ampio prato, parzialmente ombreggiato da querce imponenti, accoglie i visitatori con una decina di posti auto gratuiti. I tavoli in legno e i quattro grandi barbecue in muratura permettono di organizzare pranzi e merende all’aperto, in compagnia di amici o in famiglia, con tutta la tranquillità di uno spazio fresco e riservato. L’area è attrezzata e curata, ideale per soste brevi durante un’escursione o per una giornata intera immersi nella natura. Sempre accessibile, gratuita e facilmente raggiungibile, questa area picnic è un piccolo angolo di semplicità dove assaporare il piacere di un pasto all’aria aperta, con il profumo della brace e il fruscio delle querce a fare da cornice. Indirizzo: Strada Ussita-Frontignano; geolocalizzazione: https://maps.app.goo.gl/sUUaNzDNRJQ95NV39

Monte Rotondo

Monte Rotondo

Non è tra le vette più alte dei Sibillini, ma il Monte Rotondo ha un modo tutto suo di farsi ricordare. Si innalza a 2.102 metri nel cuore del versante settentrionale del Parco, quasi a metà strada tra le creste severe del Monte Bove e le valli che scendono dolci verso Bolognola. Il suo profilo rotondeggiante – da cui prende nome – lo rende meno impervio di altri giganti vicini, eppure conserva un fascino tutto particolare. Dal Rifugio del Fargno, la salita è breve: in poco più di mezz’ora si raggiunge la vetta, ideale per chi cerca un’escursione accessibile ma ricca di panorami. Da quassù, lo sguardo spazia senza ostacoli. A ovest si apre la valle di Ussita, ampia e luminosa, che fa da contraltare all’imponente parete del Bove Nord. Sul versante opposto, il paesaggio cambia tono: la Val di Tela scende lenta, fino a incontrare la valle selvaggia dell’Acquasanta, un angolo remoto dove l’acqua si lancia nel vuoto formando una cascata naturale nascosta tra le rocce. Quella stessa cascata è raggiungibile anche dal basso, con un sentiero che parte dal centro di Bolognola: un percorso che si fa via via più intimo, tra suoni d’acqua e boschi silenziosi, fino a svelare uno degli scorci più affascinanti dell’intero territorio. Il Monte Rotondo regala a chi lo visita un punto d’osservazione privilegiato sulla natura intatta dei Sibillini. Geolocalizzazione: https://maps.app.goo.gl/ZeR9aKUskuYrMokr5

Fosso "la Foce"

Fosso "la Foce"

Ai piedi del Pizzo Tre Vescovi, il Fosso “La Foce” si apre come una porta d’accesso spettacolare alla Val di Panico, una delle valli glaciali più suggestive dei Monti Sibillini. Si tratta di un colatoio naturale che incide il fianco occidentale della montagna, trasformandosi in un canyon imponente e scenografico. Il suo percorso si divide in due rami, destro e sinistro, che a un certo punto confluiscono, creando una sequenza di salti e cascate. Dopo una prima calata di circa 12 metri, ci si trova di fronte a un vero anfiteatro roccioso. La discesa continua con la calata principale, un salto di 65 metri che regala emozioni forti a chi lo percorre, incorniciato da rocce austere e da scorci di natura selvaggia. Poco più in là, sulla destra, appare la cascata dei Gracchi: un salto d’acqua di quasi 70 metri, tra i più spettacolari della valle. L’escursione, di media difficoltà, richiede attenzione e un passo sicuro, ma ripaga con scenari unici.

Area camper attrezzata Pieve

Area camper attrezzata Pieve

All’ingresso di Ussita, lungo la SP135 che collega il paese a Visso, l’Area Camper di Pieve rappresenta una sosta pratica e tranquilla per chi è di passaggio o vuole fermarsi un paio di giorni ai piedi dei Sibillini. Le 14 piazzole gratuite sono immerse in un piccolo spazio verde, ben tenuto, con illuminazione pubblica e cassonetti per la raccolta differenziata. Non mancano le colonnine elettriche (a pagamento: 10 euro per 24 ore) e il servizio di carico/scarico acqua, ma si tratta di un punto sosta essenziale, senza servizi igienici né docce. Non ci sono tavoli o aree attrezzate, ma è presente un piccolo spazio con giochi per bambini che rende la sosta più piacevole per le famiglie. Gli animali sono i benvenuti, e la posizione, leggermente decentrata ma vicina alla strada principale, consente di raggiungere il centro del paese o partire alla scoperta delle valli vicine con facilità. I mezzi pubblici sono accessibili nelle vicinanze, dettaglio utile per chi intende spostarsi senza muovere il camper. L’area non è custodita né videosorvegliata, ma è generalmente tranquilla, ideale per una sosta breve, magari tra un’escursione e una visita nei borghi circostanti Perfetta per chi cerca una pausa comoda e semplice, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Per info visitare il sito https://www.sibillini.net/chiedi_sibilla/areeCamper/ussita_pieve/index.php?identificativo=10&titolo=Area+Camper+Pieve+ Gestore: Comune di Ussita; Tel: 0737971211; Email: [email protected] Geolocalizzazione: https://maps.app.goo.gl/ZWpaNyka8AN9rTZZA